Partiamo alle 9:15 dopo colazione con km 1575 per Goulmime. Un tempo ‘porta di accesso del Sahara’ la polverosa Goulmime venne fondata come cittadina di confine nella zona in cui gli agricoltori del fertile Souss intrattenevano rapporti commerciali con i nomadi del meridione. Nel suo periodo d’oro, Goulmime richiamava i tuareg, i cosiddetti ‘uomini blu’ che giungevano fin qui dal deserto in occasione del souq settimanale per acquistare e vendere i cammelli. Oggi è giorno di mercato, l’area che ospita il souq si trova a pochi chilometri dalla strada per Tan Tan. Giriamo il bel mercato degli animali e quello alimentare. Prima di lasciare la città facciamo acquisti e il pieno di benzina. Ci mettiamo in strada per raggiungere la Laguna di Naila. A sud di Goulmime, una volta oltrepassato il letto asciutto dell’Oued Drâa, si entra nella vera e propria fornace del Sahara. I 125 km della strada per Tan Tan attraversano il paesaggio vuoto e desolato della hammada (deserto pianeggiante e pietroso). Si corre a 100km/h, ogni tanto uno stop delle forze dell’ordine che ci chiedono la nostra destinazione. Inizialmente i 200 km di statale tra Tan Tan Plage e Tarfaya sono piuttosto monotoni e attraversano una zona desertica. La strada è in buone condizioni e il traffico relativamente scarso. Lungo il percorso si vedono capanni di pescatori arroccati sulle scogliere e qualche mandria di dromedari che si sposta lentamente attraverso la hammada. Sidi Akhfennir, 95 km a sud-ovest di Tan Tan Plage è una località per una sosta, poi da qui il viaggio si fa più interessante e la strada attraversa ambienti decisamente scenografici, tra spiagge incontaminate e selvagge che si affacciano sull’Atlantico e dune di sabbia color ocra che si succedono l’una dopo l’altra fino all’orizzonte sfiorando la strada. La strada attraversa il Parco Nazionale di Khenifiss, dove è possibile osservare i fenicotteri della Laguna di Naila. Arriviamo a Tarfaya cittadina associata al pilota e scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry, che nel 1926 iniziò a volare per il servizio aereo postale tra la Francia e il Senegal: Tarfaya, allora denominata Cap Juby , era una delle tappe. Nel 1927, lo scrittore venne nominato direttore della stazione di Cap Juby, dove trascorse un paio d’anni e dove trasse l’ispirazione per il suo racconto più famoso “Il piccolo Principe”, che ha come protagonista un pilota che si è perduto nel deserto.
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Guelmime, un tempo porta di accesso al Sahara |
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I mezzi di trasporto… |
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Oggi è giorno di mercato |
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L’area che ospita il souq si trova a pochi chilometri dalla strada per Tan Tan |
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Quello di oggi è un importante mercato… |
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… famoso per la vendita dei cammelli |
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Pronti per gli affari… |
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Cammelli, cammelli, ancora cammelli |
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… bello anche il mercato alimentare… |
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…con merce esposta… |
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…la via delle macellerie… |
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…spazi anche per la vendita del fieno |
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La porta di Guelmime |
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Inizialmente i chilometri tra Tan Tan Plage e Tarfaya sono desertici e piuttosto monotoni… |
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La laguna di Naila |
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