lunedì 30 dicembre 2024

Tarfaya e Il Piccolo Principe

 Partiamo 10:45 con Km 1945

Facciamo una passeggiata sulla spiaggia di Tarfaya per vedere il monumento alla memoria di Saint-Exupèry il grazioso biplano Brèguet 14, dello stesso tipo di quello che lo scrittore utilizzava per il servizio postale. Visitiamo il museo. Rifacciamo tutta la strada di ritorno fino a Guelmime poi prendiamo la strada per Sidi Ifni che corre in un bel paesaggio dal colore rosso, un sali scendi su montagne rocciose. Nel cuore di quello che un tempo era il Sahara spagnolo, Sidi Ifni fu in passato una base per il commercio degli schiavi e, successivamente, un importante scalo portuale per l’esportazione del pesce verso la Spagna. La gente del luogo ha l’abitudine di tinteggiare le costruzioni di bianco e blu, e indossa abiti e turbanti nei medesimi colori. Sidi Ifni piccola città costiera è famosa per gli edifici in art decó e per la sua spiaggia sabbiosa. Il piccolo quartiere spagnolo della cittadina è una delle sue attrattive principali. Nel cuore dell’area si trova Place Hassan II un capolavoro coloniale. Continuiamo il percorso verso nord arrivando a Legzira, una delle spiagge più belle del Marocco con i suoi grandi archi di pietra rossa che si trovano sulla spiaggia lunga 8 chilometri. Facciamo una passeggiata dove la natura mostra la sua magia e il colore dorato della sabbia si confonde con  l’ocra delle rocce. Ancora una ventina di chilometri e arriviamo a Mirleft dove prendiamo la stanza. Ceniamo in un locale vicino alla moschea con un tjine di pesce preparato con un’orata che ci hanno fatto scegliere nel banco dei pescatori.


Il museo di Saint Exupery a Tarfaya

Il biplano Breguet 14 stesso tipo che lo scrittore utilizzava per il servizio postale

La Casa Mar abbandonata ma ancora in piedi, si può raggiungere facilmente nelle ore di bassa marea

L’interno del museo di Tarfaya

Rifacciamo la strada di ritorno verso Guelmime

Sidi Ifni piccola città costiera…

… famosa per i suoi edifici in art decó…

Place Hassan II un capolavoro coloniale…

… l’Hotel Suerte Loca…

La spiaggia lunga 8 km di Legzira…

… e il famoso arco e il colore ocra delle rocce








Mercato di Guelmime

Partiamo alle 9:15 dopo colazione con km 1575 per Goulmime. Un tempo ‘porta di accesso del Sahara’ la polverosa Goulmime venne fondata come cittadina di confine nella zona in cui gli agricoltori del fertile Souss intrattenevano rapporti commerciali con i nomadi del meridione. Nel suo periodo d’oro, Goulmime richiamava i tuareg, i cosiddetti ‘uomini blu’ che giungevano fin qui dal deserto in occasione del souq settimanale per acquistare e vendere i cammelli. Oggi è giorno di mercato, l’area che ospita il souq si trova a pochi chilometri dalla strada per Tan Tan. Giriamo il bel mercato degli animali e quello alimentare. Prima di lasciare la città facciamo acquisti e il pieno di benzina. Ci mettiamo in strada per raggiungere la Laguna di Naila. A sud di Goulmime, una volta oltrepassato il letto asciutto dell’Oued Drâa, si entra nella vera e propria fornace del Sahara. I 125 km della strada per Tan Tan attraversano il paesaggio vuoto e desolato della hammada (deserto pianeggiante e pietroso). Si corre a 100km/h, ogni tanto uno stop delle forze dell’ordine che ci chiedono la nostra destinazione. Inizialmente i 200 km di statale tra Tan Tan Plage e Tarfaya sono piuttosto monotoni e attraversano una zona desertica. La strada è in buone condizioni e il traffico relativamente scarso. Lungo il percorso si vedono capanni di pescatori arroccati sulle scogliere e qualche mandria di dromedari che si sposta lentamente attraverso la hammada. Sidi Akhfennir, 95 km a sud-ovest di Tan Tan Plage è una località per una sosta, poi da qui il viaggio si fa più interessante e la strada attraversa ambienti decisamente scenografici, tra spiagge incontaminate e selvagge che si affacciano sull’Atlantico e dune di sabbia color ocra che si succedono l’una dopo l’altra fino all’orizzonte sfiorando la strada. La strada attraversa il Parco Nazionale di Khenifiss, dove è possibile osservare i fenicotteri della Laguna di Naila. Arriviamo a Tarfaya cittadina associata al pilota e scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry, che nel 1926 iniziò a volare per il servizio aereo postale tra la Francia e il Senegal: Tarfaya, allora denominata Cap Juby , era una delle tappe. Nel 1927, lo scrittore venne nominato direttore della stazione di Cap Juby, dove trascorse un paio d’anni e dove trasse l’ispirazione per il suo racconto più famoso “Il piccolo Principe”, che ha come protagonista un pilota che si è perduto nel deserto.

Guelmime, un tempo porta di accesso al Sahara

I mezzi di trasporto…

Oggi è giorno di mercato

L’area che ospita il souq si trova a pochi chilometri dalla strada per Tan Tan

Quello di oggi è un importante mercato…

… famoso per la vendita dei cammelli 

Pronti per gli affari…

Cammelli, cammelli, ancora cammelli

… bello anche il mercato alimentare…

…con merce esposta…

…la via delle macellerie…

…spazi anche per la vendita del fieno

La porta di Guelmime

Inizialmente i chilometri tra Tan Tan Plage e Tarfaya sono desertici e piuttosto monotoni…

La laguna di Naila






La strada lungo il deserto

Colazione, partenza 10:45 con km 1040. Facciamo benzina, prendiamo il pane. Partiamo per una strada che corre tra bei paesaggi desertici. Poche sono le auto che incontriamo. Arriviamo a Foum Zguid alle 13, attraversiamo la città con i suoi bambini per strada, diamo il pane avanzato il giorno prima, litigano per dividerselo. Il sole è accecante, ci sono 19 gradi e in macchina scalda parecchio. Partiamo per Tata. Pochi lungo la strada i luoghi abitati, il paesaggio sempre aperto con alberi bassi distribuiti qua e là. Arriviamo a Tata alle 15:00. Situata nella pianura sahariana questa città era un tempo un importante insediamento lungo la rotta carovaniera tra Zagora e Tan Tan. Ci fermiamo in un locale sulla strada per mangiare. Nei paesi che incontriamo belli sono i colori delle case, con tonalità rosa. Le donne sono coperte da abiti lunghi dai colori accesi. Ripartiamo alle 16:00 per Goulmime. Il paesaggio è sempre desertico, incontriamo sempre meno auto, davvero pochi i villaggi. Quando il sole tramonta continuiamo per 100 km una stretta strada buia che taglia le montagne. Ci fermiamo 20 km prima di Goulmime e prendiamo la stanza in un auberge utilizzato anche dai camper come campeggio. Oggi abbiamo guidato per 535.

Il Riad Soleid du Mond

La strada tra bei paesaggi desertici…

… poche sono le auto che incontriamo…

…la poca vegetazione…

…un albero solitario…

…una strada e le nuvole…

…risaltano i fiori lilla…

Arriviamo a Foum Zguid

Fa caldo, ci sono 19 gradi..

La porta di Foum Zguid

Facciamo una sosta per pranzo a Tata

Il paesaggio si fa sempre più desertico…

…pochi i villaggi…

…sempre meno auto…

… quando il sole tramonta continuiamo ancora per 100 chilometri su una stretta strada che taglia le montagne…

…e ci fermiamo in un albergue 20 km prima di Goulmime

Oggi abbiamo guidato per 535 km





Verso Zagora

Ci svegliamo che nella tenda ci sono 6 gradi. Vediamo l’alba, facciamo colazione. Torniamo al parcheggio Dar Ait Haddu con la jeep con una guida fuori pista. Partiamo per Rissani alle 10:45 con km 710. Ci fermiamo a vedere il santuario giallo costruito per rendere omaggio al fondatore della dinastia alawita, che può essere visitato anche dai viaggiatori che non professano la religione mussulmana. Seguendo il ‘Landmark Loop’ si possono vedere alcuni ksar, ruderi abbandonati e in rovina. Prendiamo la strada per Alnif che corre in un ambiente desertico, e poi proseguiamo fino a Tazzarine. Da qui scendiamo verso Zagora. Il panorama si mantiene desertico. Inizia a fare caldo. Arriviamo a Zagora alle 17:30 e ci fermiamo in città. Ci sistemiamo nell’hotel, ceniamo con tjine in un locale lungo la via principale.

Il faló

L’alba sulle dune

Fa molto freddo, nella tenda ci sono 6 gradi

A Rissani il vivace santuario giallo costruito per rendere omaggio al fondatore della dinastia alawita

Seguiamo l’itinerario circolare di 21 km…

…conosciuto con il nome di ‘Landmark Loop’…

…per andare alla scoperta degli antichi splendori… 

…ksar tra ruderi abbandonati e in rovina

Timbouctu 52 giorni di cammello

La moschea di Zagora

… e i raggi del tramonto sulla via principale 

Preghiera all’interno della moschea





Rabat

Ci alziamo presto, prendiamo un taxi, è ancora buio quando arriviamo alla stazione dei treni. Alle 7:50, puntuale il treno parte. Arrivo a R...